La chiesa di S. Andrea Apostolo fu edificata ai primi del Trecento con annesso Ospedale dei Proietti fondato Duecento. Nel 1585 si arricchì di capi-altari, eseguiti dal pittore Giov. Grancesco Appicciutoli e dall’orafo Valer che due anni dopo vennero indorati da Benedetto Romano, Architetto per la ricostruzione dell’Ospedale. Dello stesso pittore vennero poste nel 1593 nella chiesa. In seguito questa fu officiata dai Gesuiti dal 1606 al 1767, che risiedettero stabilmente. L’ospedale venne dismesso ed al suo posto vi trovò sede un prestigioso Collegio, fondato dal grande P. Claudio d'Acquaviva, quando governava quell’ordine religioso, V° Generale dopo S. Ignazio di Loyola collegio assieme ai novizi futuri sacerdoti, vi erano anche giovani esterni che frequentavano le scuole di Gramatica Logica e Filosofia, una fonte primaria di cultura e di spiritualità che d’Acquaviva curo con tutta la sua sagacia, di beni durevoli e di sapienti maestri, formando una scuola severa da cui provennero le classi dirigenti locali, per due secoli. Dopo la soppressione della Compagnia di Gesù, l’edificio tornò in possesso del Comune di Atri, che dopo  varie vicende lo trasformò in Orfanotrofio Maschile, ristorandolo a fondo sotto il regime borbonico. L’Orfanotrofio riaperto proprio nel 1860 (prima metà), come attesa lo stemma lapideo visibile al disopra del portone centrale. Altre frequentazioni ebbe questo edificio comunale, sede anche di una eccellente Scuola di Arti e Mestieri avviò agli inizi di questo secolo, per cui si susseguirono vai lavori murari, che pero non demolirono del tutto un sorprendende monumento di età romana, il Teatro, che si celava nelle fondazioni. Questo manufatto vanamente ricercato da studiosi, e tornato alla luce solo nel 1984 ed una prima campagna di scavo ha dato risultati insperati, portando i resti di grandinate, corridoi, arcate, cavea, che la hanno fatto attribuire all’età augustea. Aveva dimensioni note poteva contenere a sedere varie migliaia di spettatori. Attualmente l’accesso ai sotterranei dell’ex Orfanotrofio consentito, in quanto stanno per iniziare lavori di ripristino e sistemazione da parte della Sovrintendenza Archeologica. Tornando alla chiesa degno d’interesse é il portale, l’interno non é agibile, vi restano ammucchiate varie suppellettili da tempo. Tutto l’edificio é un’opera scultorea di stile romanico del primo decennio del Trecento, eseguita da Mario Rainaldo e sua scuola marmoraria, ove sono ripetuti, impoveriti, gli elementi del grande portale del Duomo.

 

Die S. Andrea Apostolo Kirche 
Am Anfang des vierzehnten Jahrhunderts errichtet, ist seit langer Zeit nicht mehr benutzbar. Die Aufmerksamkeit konzentriert sich deshalb auf das Portal, wahrscheinlich von den gleichen Autoren ausgeführt, die Rainaldo bei der Domkirche behilflich waren, aber ohne direkten Eingriff des Künstlers. In der Tat ist die Typologie ähnlich aber die Struktur ist einfacher und ohne reiche Verzierungen, die Rainaldos Werk kennzeichnen.