Casoli:
Occupa una felice
posizione dominante la vallata del Vomano, a pochi chilometri della spiaggia di Scerne
di Pineto. E' il borgo più antico di Atri, vigilante in età romana sul porto con il suo
Castellum; poi nell'alto medioevo gli abitanti si ritirarono nelle Casulae, piccole
dimore. Nel 1363 si ergevano due chiese S. Marina e S. Martino. Attualmente di qualche
interesse la prima chiesa ristrutturata nel '600; conserva una pala d'altare ligneo con
tre statue, due di età barocca.
S.
Margherita:
Antico
insediamento risalente al sec. XII, sotto il nome di Melegnano, quando era posseduto dal
monastero benedettino di S. Giovanni a Cascianello. La chiesa costruita nel 1288, venne
ristrutturata alla fine del '600; conserva un battistero la cui parte basale in pietra
risale al sec. XII.
Fontanelle:
Conserva nella
chiesa di S. Gaetano un Crocifisso ligneo di età barocca, proveniente dalla Chiesa
Cattedrale di Atri. A valle dell'abitato il ponte sul fiume Vomano, più volte bombardato
nell'ultima guerra e di recente ricostruito a seguito di una alluvione.
S.
Giacomo:
Antico borgo noto
sin dall'alto medioevo sotto il nome di Preteto. Di qualche interesse la chiesa
parrochiale di età barocca. Sul muro esterno di una casa, lungo la via principale è
infisso un frammento in pietra di ara votiva di epoca romana, simbolo dell'antichità del
luogo.
Treciminiere/S.
Martino:
La prima
località è detta "Il Balcone", essendo il più alto del territorio comunale
arieggiato anche nelle giornate più calde, da cui si osserva il lungo pianoro ove si
distende la città di Atri. Era nominata Monte Petito in una cronaca del 787; apparteneva,
come scrive L. Sorricchio, al monastero di Farfa, cui pervenne per donazione di Carlo
Magno e Re Pipino, che lo ebbero a sua volta dal comune di Fermo (franco o longobardo).
Una chiesa di S. Martino è ricordata in un Catalogo di istituzioni religiose del 1363.
Attualmente si conserva una chiesetta, anch'essa dedicata a S. Martino, di semplice
fattura, con portale in muratura, ristrutturata di recente, con a fianco un boschetto di
pini.
Proseguendo nella strada che conduce al litorale, si raggiunge la località di
Treciminiere, nota sotto il nome di "Contrada delle Tre Ciminiere", come risulta
nelle "Rivele delle Chiese e Luoghi Pii" del 1742, un fondo di proprietà del
monastero delle monache di S. Pietro di Atri. Il territorio è chiamato ancora "alle
Tre Ciminiere", in uno Stato d'Anime del 1824, allibrato tra le proprietà di Città S. Angelo. Attualmente tra verdi colline e campi ubertosi, si trova la chiesetta
eretta nel 1950 e dedicata alla Madonna Addolorata, in ricordo di quella antica e diruta
che sorgeva a breve distanza, a confine con la località di Colle S. Giovanni
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