"LI MURI"

Situate sul versante sud di Colle Muralto, costituivano originariamente abitazioni trogloditiche, poi tempio e necropoli siculo-etrusca, prigioni, silos e postazione strategica in età romana e medievale. Sempre in epoca romana,sembra che siano state utilizzate per realizzare una grandiosa conserva d'acqua,come risulterebbe dall'impiego dell' "opus signinum" (calce di Signa) nelle pareti non rivestite. Furono invece usate come rifugio nei moderni bombardamenti.
Esse costituiscono un vasto sistema, collegato internamente da una rete di stretti cunicoli. Il complesso fin ora esplorato ha forma grosso modo trapezoidale, con una superficie estesa di circa 700 mq.
Nonostante siano aperte al pubblico le attuali condizioni non consentono un'agevole visitazione delle Grotte.
Pur avendo una certa importanza storico-ambientale non vi sono guide e itinerari per i turisti. Da evidenziare che il Comune non le trova rilevanti a tal punto da reintegrarle nei rapporti socio-culturali di Atri. Lasciate all'abbandono, costituiscono spesso ritrovo per tossico-dipendenti o vengono scambiate per discariche dalla gente irrispettosa. Inoltre sono un pericolo per coloro che qualvolta vi si avventurano, non trovando opportuni segnali.
Possiamo rilevare altre grotte in prossimità della villa comunale, che però, a differenza di quelle prima citate, sono in gran parte non ispezionabili, in quanto chiuse per mezzo di grate; quelle dall'accesso possibile sono (nel vero senso della frase) invase da rifiuti e vengono usate malamente di giovani come centro di ritrovo .
Di notevole importanza è che queste grotte passano al di sotto di Atri antica.