TEATRO ROMANO

Nell'autunno 1993 sono iniziati gli scavi per riportare alla luce i resti di un teatro Romano. La storia di questi scavi ha inizio una quindicina di anni fa, quando il Dott. Giovanni Azzena, allora studente, suppose che la zona attualmente occupata dall'edificio "Cardinale Cicada", ed allora dalla stazione degl'autobus e la strada adiacente (Viale Adriatico), in epoca romana, potesse essere utilizzata per la costruzione di un teatro. Questa affascinante ipotesi ha richiesto altre ricerche, per provare la reale esistenza del teatro e... finalmente, i lavori di scavo hanno avuto inizio.
Il teatro è stato ricavato in un territorio collinoso e poggia sulla puddinga, la roccia naturale su cui sorge Atri.

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Sito archeologico del teatro romano


Ha un diametro di settanta metri è può contenere 10mila posti a sedere.Una zona della cavea si trova nelle cantine del palazzo "Cardinale Cicada". Al suo interno, dove il paramento dell'originaria struttura è visibile, lo stato di conservazione risulta ottimo. Al contrario i pavimenti non sono conservati, per un generalizzato abbassamento dei piani delle cantine del palazzo. Le volte, parzialmente o interamente distrutte per permettere l'innalzamento dei soffitti moderni, erano costruite in calcestruzzo con setti delimitati da nervature in laterizi tagliati posti di coltello. Sono venuti alla luce parti dell'antico Convento dei Gesuiti, sorto sulle rovine del teatro e altri resti di abitazioni di epoche diverse.
Molti mattoni presentano la scritta "PH" che sta per Hatrianus Populus (popolo atriano) e indica che i mattoni usati per la costruzione del teatro provenivano dalle fornaci di Atri. Sono stati rinvenuti molti reperti: vasellame del periodo romano e del settecento, lucerne, pipe e statuine in terracotta, piatti di Castelli appartenuti al Collegio dei Gesuiti.