La Riserva dei Calanchi
di Atri è stata istituita con L.R. n.58 del 20/04/1995. Con delibera consiliare n.24
del 9/4/99 la sua gestione è stata affidata al WWF- ONLUS Sezione Regionale Abruzzo.
La commissione per la
conservazione della Natura e delle Risorse del Consiglio Nazionale delle Ricerche, nel suo
"Programma di ricerca territoriale sulle aree naturali da proteggere" elaborato
in collaborazione con la Direzione generale del Coordinamento territoriale del Ministero
dei Lavori Pubblici, nella "Carta regionale dei Biotipi", pubblicata nel 1996,
per la provincia di Teramo segnalava, tra gli altri biotipi, i "Calanchi di Atri" sottolineandone linteresse
geomorfologico e vegetazionale.
Queste segnalazioni sono state fatte proprie dal Progetto Parchi della Regione Abruzzo,
che nei volumi "Ipotesi di un Sistema Regionale di Parchi e Riserve Naturali "
pubblicati nel 1984 per illustrare la ricerca, al primo Tomo segnalava, tra le Riserve
Naturali da istituire in Abruzzo, quella dei "Calanchi di Atri", considerando
una superficie molto ampia allinterno della quale individuare larea destinata
a Riserva Naturale.
La sensibilità accresciuta verso la tutela del nostro territorio, sicuramente generata
dal dibattito in ambito nazionale e regionale, a sua volta favorito dalla pubblicistica
divulgativa e scientifica, è stata fondamentale nella istituzione della Riserva Naturale
"Calanchi di Atri", sancita con Legge Regionale n.58 del 20 Aprile 1995.
La legge istitutiva, individua unarea di circa 380 ettari, che affidata in gestione
al Comune che a sua volta lo ha affidato al WWF Abruzzo.
Larea della Riserva Naturale dei Calanchi di Atri, ricade nella fascia
pede-appenninica dellAbruzzo adriatico, costituita da una serie di rilievi collinari
arenaceo-marnosi ed argilloso-sabbiosi, che si elevano fra la catena carbonatica del Gran
Sasso dItalia e la linea di costa.
I calanchi della Riserva, noti anche come "le Bolge" di Atri, costituiscono la
forma più suggestiva e spettacolare del paesaggio collinare adriatico, e si estende per
circa 380 ettari, appena ad Ovest e Sud-Ovest di Atri, questultimo ubicato sulla
sommità di un rilievo a 444 mestri sul livello del mare. Le morfologie calanchive sono
distribuite prevalentemente sul versante della sinistra idrografica del bacino del
torrente Piomba, che scorre appena a meridione dellarea in studio con andamento
allincirca NW-SE. Solo il settore più settentrionale della Riserva ricade invece
nella porzione più elevata del piccolo bacino del torrente Calvano.